Storia del 1° Maggio

1 maggio russia“Non si tratta di un problema di numero. Grande o piccola questa manifestazione del 1° Maggio è l’affermazione del principio di solidarietà e di unione degli operai di tutti i paesi ed è questo che farà del 1° Maggio una giornata unica nella storia del mondo”.

dall’appello ai lavoratori della Gran Bretagna della Federazione nazionale delle organizzazioni operaie, 1890, 1° Maggio.

VIVA IL PRIMO MAGGIO!

La storia del 1° Maggio affonda le sue radici nella lotta secolare per l’emancipazione e i diritti sociali dei lavoratori, iniziata nei primi decenni del 1800 nei paesi industrializzati dell’Europa e dell’America. La lotta raggiunse il suo apice, nel 1886, negli Stati Uniti, a Chicago, e diviene nel 1890 una grande giornata di mobilitazione internazionale, la cui più elevata espressione è stata la battaglia per la storica conquista delle 8 ore :”Otto ore di lavoro, otto di svago, otto per dormire” fu la parola d’ordine, coniata in Australia nel 1855, e condivisa da gran parte del movimento sindacale organizzato del primo Novecento. Dopo la costituzione della Terza Internazionale, (6 marzo 1919) il 1° Maggio si carica di un significato alternativo rispetto al riformismo affermatosi nella Seconda Internazionale, divenendo una giornata di lotta contro la società borghese e per l’unità proletaria. Sotto la poderosa spinta dell’URSS e poi della Cina di Mao, e questo durerà fino alla metà degli anni settanta, la giornata del primo Maggio aveva assunto il chiaro significato di lotta internazionale, di lotta di classe, per la costruzione di una nuova società, (la società socialista), per la conquista dei diritti e delle tutele per i lavoratori. E’ conseguenza della degenerazione revisionista la trasformazione di questa data in una pacifica e tranquilla giornata di commemorazione del lavoro, una festa borghese di pratiche riformiste, pretesto per fare scampagnate e giochi popolari.

1° maggio 1953E’ compito dei comunisti rilanciare la sfida al capitalismo, restituendo al primo Maggio i suoi contenuti proletari ed internazionalisti, la giornata del primo Maggio deve ritornare ad essere appuntamento di militanza, ossia di lotta, per ricostruire l’unità tra i lavoratori, per ritrovare la coscienza di classe! Il 1° Maggio, il 25 Aprile, l’8 Marzo, non sono solo delle date, o delle casuali ricorrenze, sono e restano dei caposaldi inalienabili del movimento operaio nazionale ed internazionale, non superate dalla storia queste giornate sono oggi più attuali che mai, poichè è reale ed imperante il sistema di sfruttamento capitalistico. Occorre ricacciare con forza le false ed ipocrite formule, spacciate per nuove, che propongono l’alleanza con il nemico di classe (la moderna borghesia), e di questa condizione di subalternità della classe lavoratrice sono responsabili i partiti della “sinistra” e i vertici sindacali, la CGIL in particolare, che hanno svuotato il 1° Maggio dei suoi contenuti di lotta, eclatante l’esempio dell’anno scorso, giunti addirittura ad assecondare le richieste del vaticano.

L’invito che rivolgiamo alle avanguardie operaie, ai lavoratori coscienti, ai sinceri democratici è di non farsi irretire, condizionare e di rifiutare le condizioni imposte dai vertici confederali di CGIL-CISL-UIL e di trasformare quella che da tempo è solo il pretesto per una kermesse musicale, un appuntamento primaverile privo di contenuti politici e di classe, in una giornata di lotta, di sfida al capitalismo!

I comunisti marxisti-leninisti devono porsi nuovamente con determinazione all’avanguardia e condurre le masse a liberarsi di questi rinnegati, per ricostruire il vero sindacato di classe, occorre smascherare l’ipocrisia dei revisionisti, che continuano ad ingannare i lavoratori con l’illusione della concertazione e della “pace sociale” in un “paese normale”.

Dobbiamo lottare contro la libera concorrenza, contro la globalizzazione imposta dall’imperialismo, contro la competitività, contro la falsa produttività del sistema capitalista che ricattando i lavoratori realizza per sè il massimo dei profitti.

Sullo sfruttamento del lavoro salariato poggia l’intero edificio del dominio borghese, l’intero sistema sociale di classe. Nel giorno del I° maggio del proletariato non si festeggia dunque il “lavoro” ma la lotta dei lavoratori contro il dominio del lavoro salariato, contro lo sfruttamento.

Se il capitalismo nella sua fase suprema, l’imperialismo fomenta i nazionalismi e alimenta il razzismo, l’odio per il diverso, in modo da rompere l’unità tra i lavoratori, per distruggere le forze produttive e poter assoggettare il proletariato alle peggiori condizioni di sfruttamento, i comunisti devono lavorare per creare un blocco unitario tra le masse lavoratrici: classe operaia, lavoratori dei servizi (pubblici e sociali) e quelli autonomi che oggi schiacciati dal capitale finanziario sono preda della demagogia (populista) dei riformisti-revisionisti. Occorre lottare sul piano sindacale per ottenere la tassazione dei grandi patrimoni economici e finanziari, per tagliare in modo drastico le superpensioni e gli stipendi d’oro, per il reale sequestro dei grandi patrimoni accumulati dagli evasori e dall’industria del crimine. Solo così si potranno finanziare le pensioni minime, i salari, ridurre l’orario di lavoro, difendere ed ampliare i servizi pubblici e tutto lo stato sociale, creare vera occupazione!

Riaffermiamo dunque con forte determinazione che il 1° Maggio è la giornata internazionale del proletariato che si batte contro lo sfruttamento, per la giustizia sociale, per il socialismo e che continua a mantenere oggi più che mai la caratteristica che gli è propria: quella di lotta di classe!

I comunisti festeggiano la classe rivoluzionaria, il soggetto della trasformazione rivoluzionaria, il motore della storia. Oggi l’unica “costante” nel quale i comunisti confidano è l’azione delle masse sfruttate e proletarie di tutto il mondo, guidate dal marxismo-leninismo, dirette da nuovi partiti comunisti veramente marxisti-leninisti, capaci di rovesciare la temporanea sconfitta in successo e di condurle alla vittoria.
Le masse proletarie e sfruttate del mondo intero sono le protagoniste della nostra epoca, l’epoca della rivoluzione proletaria e della vittoria del socialismo sull’imperialismo.

VIVA L’INTERNAZIONALISMO PROLETARIO!

VIVA IL PRIMO MAGGIO COMUNISTA!

La Linea Rossa (genovese)
già del P.C.d’Italia (m.l.)

Genova, 1° Maggio 2001

” Compagni operai! Si avvicina il giorno del primo Maggio, nel quale gli operai di tutti i paesi celebrano il loro risveglio alla vita cosciente, celebrano la loro unione nella lotta contro ogni sorta di violenza e di oppressione dell’uomo sull’uomo, nella lotta per la liberazione di milioni di lavoratori […] “. Lenin (1904)

Il 1° Maggio 1999 a Mosca

Il comunismo dicono sia “morto”, ma non sono morti i comunisti!

E’ l’ora di acciuffare i suoi assassini!