Canti Partigiani della Resistenza

Armata Rossa (testo)

Bella Ciao (testo)

Fischia il Vento (testo)

Fischia il Vento (testo) (versione 2)

Fratelli Cervi (testo)

Insorgete (testo)

Italia Combatte (testo)

Quando Vedrai (testo)

ARMATA ROSSA

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Armata Rossa torrente d’acciaio

nelle tue file si vince o si muor;

Armata Rossa torrente d’ardore

l’imperialismo saprai schiacciar.

Avanti avanti, rosse falangi,

spezziam le reni dell’oppressor;

Al sole brillano le baionette

dei battaglioni del lavor.

Al sole brillano le baionette

dei battaglioni del lavor.

Nelle officine, sui campi e sui mar,

son gli sfruttati decisi a lottar;

stride la macchina, romba il motore,

tuona il cannone, lo sterminator.

Avanti avanti, rosse falangi,…

Alzatevi in piedi proletari del mondo,

per il comunismo venite a lottar;

guai a chi tocca la Russia dei Soviet

contro di noi dovrà cozzar.

Avanti avanti, rosse falangi,…

BELLA CIAO

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Questa mattina mi sono alzato

o bella ciao, bella ciao, bella ciao ciao ciao

questa mattina mi sono alzato

e ho trovato l’invasor.

O partigiano portami via

o bella ciao…

o partigiano portami via

ché mi sento di morir.

E se muoio da partigiano

o bella ciao…

e se muoio da partigiano

tu mi devi seppellir.

E seppellire lassù in montagna

o bella ciao…

e seppellire lassù in montagna

sotto l’ombra di un bel fior.

E le genti che passeranno

o bella ciao…

e le genti che passeranno

e diranno “oh, che bel fior”

E’ questo il fiore del partigiano

o bella ciao…

è questo il fiore del partigiano

morto per la libertà.

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Boves

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Non ti ricordi il trentun di dicembre,

quella colonna di camion per Boves

che trasportava migliaia di “Tuder”

contro sol cento di noi partigian.

E tra San Giacomo e la Rivoira

e Castellar e Madonna dei Boschi,

la` infuriava la grande battaglia

contro i tedeschi e i fascisti traditor.

Dopo tre giorni di lotta accanita

fra tanti incendi e vittime borghesi

non son riusciti coi barbari sistemi

noi partigiani poterci scacciar.

Povere mamme che han perso i suoi figli,

povere spose che han perso i mariti,

povera Boves che e` tutta distrutta

per la barbarie del vile invasor.

Ma dopo un anno di vita montana

tra fame e freddo e dure fatiche

e` giunta l’ora della nostra riscossa,

noi partigiani sapremo vendicar.

Festa d’aprile

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E` gia` da qualche tempo che i nostri fascisti

si fan vedere poco, sempre piu’ tristi

hanno capito forse se non son proprio tonti

che sta arrivando l’ora della resa dei conti.

Forza ch’e` giunta l’ora, infuria la battaglia

per conquistar la pace e liberar l’Italia

scendiamo giu’ dai monti a colpi di fucile

evviva i partigiani, e` festa ad aprile!

Quando un repubblichino omaggia un Germano

alza la mano destra al saluto romano

ma se per caso incontra noialtri partigiani

per salutare alza entrambe le mani.

Forza ch’e` giunta l’ora …

Nera camicia nera che noi t’abbiam lavata

non sei di marca buona, ti sei ritirata!

Si sa le mode cambiano quasi ogni mese

per il fascista oggi si addice il borghese.

Forza ch’e` giunta l’ora …

Da qualche settimana pei cari tedeschi

maturano le nespole anche sui peschi

il caro Duce e il Fuehrer ci davan per mortipero` noi partigiani siam sempre risorti.

Forza ch’e` giunta l’ora …

Figli dell’officina

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Figli dell’officina, o figli della terra

gia` l’ora s’avvicina della piu’ giusta guerra,

la guerra proletaria, guerra senza frontiere,

innalzeremo al vento bandiere rosse e nere!

Avanti siam ribelli, fiori vendicator

d’un mondo di fratelli, di pace e di lavor!

Dai monti e dalle valli giu’ giu’ scendiam piu’ in fretta,

pure le man dai calli noi la farem vendetta.

Del popolo gli Arditi, noi siamo i fior piu’ puri,

fiori non appassiti dal lezzo dei tuguri.

Avanti siam ribelli…

Noi salutiam la morte, bella, vendicatrice,

noi schiuderem le porte a un’era piu’ felice.

Ai morti ci stringiamo e senza impallidire

per l’Anarchia pugnamo, o vincere o morire!

Avanti siam ribelli…

FISCHIA IL VENTO

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Fischia il vento e infuria la bufera,

scarpe rotte e pur bisogna andar,

a conquistare la rossa primavera,

dove sorge il sol dell’avvenir.

A conquistare…

Ogni contrada è patria del ribelle,

ogni donna a lui dona un sospir,

nella notte lo guidano le stelle,

forte il cuor e il braccio nel colpir.

Nella notte…

Se ci coglie la crudele morte,

dura vendetta verrà dal partigian;

ormai sicura è già la dura sorte

di quei vili che ognor cerchiam.

Ormai sicura…

Cessa il vento, calma è la bufera,

torna a casa il fiero partigian,

sventolando la rossa sua bandiera;

vittoriosi, alfin liberi siam!

Sventolando…

Soffia il vento

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Soffia il vento urla la bufera

scarpe rotte eppur bisogna andar

a conquistare la nostra primavera

dove sorge il sol dell’Avvenir.

Ogni contrada e` patria del ribelle

ogni donna a lui dona un sospir

nella notte lo guidano le stelle

forte il cuore e il braccio nel colpir.

E se ci coglie la crudele morte

dura vendetta sara` del partigian

gia` segnata e` la dura sorte

del fascista vile e traditor.

Cade il vento tace la bufera

torna a casa il fiero partigian

sventolando la rossa sua bandiera

sorge il sole alfin liberi siam.

COMPAGNI FRATELLI CERVI

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Metti la giubba di battaglia,

mitra, fucile e bombe a mano,

per la libertà lottiamo,

per il tuo popolo fedel.

E’ giunta l’ora dell’assalto,

il vessillo tricolore,

e noi dei Cervi l’abbiam giurato

vogliam pace e libertà, e libertà.

Compagni, fratelli Cervi,

cosa importa se si muore

per la libertà e l’onore

al tuo popolo fedel.

E’ giunta l’ora dell’assalto…

Compagni, fratelli Cervi…

Garibaldi brigate d’assalto

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Garibaldi, brigate d’assalto,

tu che sorgi dall’italo cuore,

per la patria, la fede e l’onore

contro chi maledetto tradi’.

Partigiano di tutte le valli,

pronto il mitra, le bombe — e cammina;

la tua patria travolta in rovina,

la tua patria non deve morir.

Giu’ dai monti discendi alle valli

se il nemico distrugge il tuo tetto;

partigiano, impugna il moschetto,

partigiano non devi morir.

I ribelli della montagna

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Dalle belle citta` date al nemico

fuggimmo un di’ su per l’aride montagne

cercando liberta` fra rupe e rupe

contro la schiavitu’ del suol tradito.

Siamo i ribelli della montagna

viviam di stenti e di patimenti

ma quella fede che ci accompagna

sara` la legge dell’avvenir.

Lasciammo case, scuole ed officine

mutammo in caserme le vecchie cascine

armammo le mani di bombe e mitraglia

temprammo il cuore e i muscoli in battaglia.

Siamo i ribelli della montagna …

E` giustizia la nostra disciplina

liberta` e` l’ideal che ci avvicina

rosso sangue il color della bandiera

d’Italia siam l’armata forte e fiera.

Siamo i ribelli della montagna …

Sulle strade dal nemico assediate

lasciammo talvolta le carni straziate

provammo l’amor per la patria nostra

sentimmo in cuor l’ardor della riscossa.

Siamo i ribelli della montagna …

Mi avete incatenato

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Mi avete incatenato e non fa niente

vostro mestiere e` fare gli aguzzini

mi avete bastonato crudelmente

siete pagati a fare gli assassin.

Son comunista e questo lo sapete

ed il mio cuore e` pien di ribellion

ma voi sbagliate se credete coi martiri di fiaccar

questa mia fede di rivoluzione.

Compagni che rinchiusi sopportate

la vil vendetta del dominator

forze di energia incatenate

perche’ vorremmo battere i signor.

Fui condannato perche’ ho un ideale

e lotto per scacciar lo sfruttator

che tiene schiavo sotto il giogo del bastone e del terror

il proletario che di fame muor.

Compagni che soffrite alle catene

sperate in un gran giorno di riscossa

che uniti e fieri marceremo verso il sol dell’avvenir

portando in alto la bandiera rossa.

INSORGETE

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Lasciate le fabbriche,

le scuole, le case,

correte correte

uniti all’attacco.

Brigate d’assalto

le armi impugnate

e contro i fascisti

e i tedeschi sparate.

Compagni insorgete!

Son qui i partigian.

I nostri migliori

finiti han la lotta,

colpiti, accoppati,

inchiodati alla gogna.

Noi non paventiam

la tortura e la morte;

avanti fratelli,

siam pronti, siam pronti.

A noi la vittoria.

Sorgete, Italiani!

Il sangue dei nostri

ci grida vendetta;

nulla può arrestare

il furor delle masse.

A Genova, Spezia,

Torino e Milano,

scacciate i nazisti

con l’arma alla mano.

Scacciate i nazisti.

Avanti, Italiani!

ITALIA COMBATTE

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Va’ fuori d’Italia, va’ fuori che è l’ora,

va’ fuori d’Italia, va’ fuori che è l’ora.

Sinigaglia, Lanciotto, Rosselli

son brigate di garibaldini

che guidate dagli inni più belli

combattiam per migliori destini

d’una patria tradita vilmente

da unventennio di lutti ed orror

liberata sarà finalmente

dal tiranno tedesco invasor.

Siamo i partigiani

si lotta, si vince, si muor

siamo gli Italiani e abbiamo una fede nel cuor

pel l’Italia bella tutto daremo ancor

contro i barbari nazi-fascisti

l’inesorabile nostro valor.

Va’ fuori d’Italia…

Fanciullacci, Caiani, “Potente”

son tre nomi coperti di gloria

trucidati così barbaramente

dai nemici di tutta la storia

ma sapranno che i martiri nostri

son con noi sempre in piedi così

e gridando che “noi non siam morti”

marceremo con voi un dì.

Siamo i partigiani…

Va’ fuori d’Italia…

Pieta` l’e` morta

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Lassu’ sulla montagna bandiera nera

E` morto un partigiano nel far la guerra

E` morto un partigiano nel far la guerra

Un altro italiano va sotto terra.

Laggiu’ sotto terra trova un alpino

Caduto nella Russia con il “Cervino”

E` morto nella steppa assiderato

Ferito o da amputare congelato.

Ma prima di morire ha ancor pregato

Che Dio maledica quell’alleato

Che Dio maledica chi ci ha tradito

Lasciandoci sul Don e poi e` fuggito.

Tedeschi traditori l’alpino e` morto

Ma un altro combattente oggi e` risorto

Combatte la sua guerra da vecchio alpino

Fatiche, freddo e fame gli son compagne.

Combatte il partigiano la sua battaglia

Tedeschi e fascisti fuori d’Italia

Tedeschi e fascisti fuori d’Italia

Gridiamo a tutta forza Pieta` l’e` morta.

QUANDO VEDRAI

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Quando vedrai brillare la stella blu

vuol dire che Benito non c’è più.

Quando vedrai brillare la stella nera

vuol dire che Benito l’è in galera.

Quando vedrai brillare la stella rossa

vuol dire che Benito è nella fossa.