Traslochi in Sardegna? Ecco a chi rivolgersi
Tra le tante aziende che si occupano di traslochi in Sardegna, una delle più affidabili è di sicuro Terranoa Service, che copre ogni località della regione, da Palau ad Arzachena, da Cagliari a Olbia, da Badesi a Tempio Pausania, e così via. L’efficienza e la velocità degli interventi sono le caratteristiche di maggior pregio dell’attività, che ha sede a Olbia e che può operare con la massima rapidità dappertutto, dalla Costa Smeralda fino all’Ogliastra, per soddisfare qualsiasi tipo di esigenza. D’altro canto, ad avere bisogno di eseguire dei traslochi in Sardegna non sono solo coloro che sono in procinto di cambiare casa, ma anche i responsabili di magazzini e aziende che devono spostare macchinari e merci dei capannoni.
Cliccando sull’indirizzo Traslochisardegna.net si giunge sul sito di Terranoa Service e si ha la possibilità di scoprire più da vicino e di conoscere più nel dettaglio i vari servizi che sono abbinati ai traslochi in Sardegna: la disponibilità di uno staff accuratamente preparato garantisce il massimo della professionalità. Ma non è tutto qua, perché la qualità dei traslochi dipende anche dall’impiego di macchinari e di strumenti specifici, all’avanguardia sul piano tecnologico e in grado di soddisfare ogni bisogno. Si pensi, giusto per fare un esempio, a un trasloco che chiama in causa un appartamento situato all’ottavo piano di un condominio: in un caso come questo, non si può fare altro che ricorrere a una scala mobile. O, ancora, si immagini un trasloco da effettuare in un appartamento situato in fondo a un vicolo stretto in cui i camion e i furgoni non riescono a passare: anche in questa circostanza, è indispensabile adottare degli accorgimenti particolari per raggiungere lo scopo desiderato. Come si può intuire, è fondamentale eseguire un sopralluogo prima di intervenire: cosa che, ovviamente, Terranoa Service fa.
L’azienda sarda, insomma, forte di un parco attrezzi completo e ben fornito, può trasferire e spostare qualsiasi tipo di mobile, di complemento di arredo o di oggetto, che si tratti di un pianoforte, di un lampadario, di una libreria, di una credenza, di un letto, di una poltrona, di una lavatrice, di un tavolo e così via. Anche gli edifici che in apparenza sembrano impossibili da raggiungere possono essere raggiunti.
Ciò è reso possibile dal fatto che Terranoa Service si avvale di una tecnologia avanzata e, soprattutto, aggiornata tenendo conto delle ultime innovazioni, fondamentale sia per spostare le merci che per realizzare degli imballaggi perfetti da ogni punto di vista, con soluzioni che vengono studiate in anticipo e con cura per fare in modo che tutti i trasporti si rivelino sicuri, anche nel caso in cui riguardino piatti di porcellana, bicchieri di cristallo, vasi di ceramica, articoli elettronici o altri prodotti fragili. Da Santa Teresa di Gallura a Calangianus, da Porto Rotondo a Selargius, se si è in procinto di cambiare casa Terranoa Service è la risposta più adeguata e giusta a ogni domanda e a ogni ricerca.
Mc2 Saint Barth, le qualità del marchio di abbigliamento per bambini
Chi ha il desiderio di regalare ai propri figli dei capi di abbigliamento per bambini di alta qualità non può non prendere in considerazione l’idea di affidarsi al marchio Mc2 Saint Barth, che propone una linea di costumi da bagno per i più piccoli (oltre che per gli adulti) che nel giro di breve tempo ha conquistato l’attenzione degli addetti ai lavori e dei consumatori in ogni angolo del mondo. Un brand magico, quindi, capace di soddisfare le aspettative di chi indossa slip, boxer e bikini, anche perché rievoca i colori, i profumi e il divertimento dell’isola di Saint Barth (da cui il nome del marchio).
La collezione di Mc2 Saint Barth dedicata al beachweat si fa apprezzare per l’eterogeneità del catalogo, anche dal punto di vista dei colori: e se fino a qualche anno fa la palette fluo era un must, oggi sono tante le scelte a disposizione, sia per i maschietti che per le femminucce, tra stampe floreali e nuance energiche. I temi e le fantasie sono simpatici e fanno venire voglia di giocare, anche quando si tratta di teschi o temi che richiamano i pirati; ma non mancano le stampe per i più piccoli, per esempio con i personaggi Disney.
I capi di Mc2 Saint Barth permettono ai ragazzini di sentirsi eleganti e di godersi tutto il benessere di cui hanno bisogno: il merito è degli eccellenti tessuti che li caratterizzano. Anche quando si va in spiaggia, insomma, si ha il diritto di sentirsi alla moda. Insomma, per una giornata con gli amichetti in piscina, per un bel bagno al lago, per un pomeriggio in un parco divertimenti acquatico o per qualsiasi altra occasione in cui si ha la necessità di indossare dei costumi da bagno, questo è il marchio a cui fare riferimento se si è in cerca di capi che garantiscano una vestibilità eccellente.
Il miglior compromesso possibile tra la praticità e l’estetica, con colori brillanti ma mai troppo appariscenti, è il segreto alla base del successo di Mc2 Saint Barth, che per altro propone anche teli da mare e borse: avere a che fare con questo brand vuol dire immergersi – anche se solo con l’immaginazione e con la fantasia – nei mari dei Caraibi. Tra i tanti costumi da bagno a disposizione, ce n’è per tutti i gusti, con modelli più leggeri e più corti e modelli in nylon ad asciugatura rapida, senza trascurare i pantaloncini in tinta unita a metà lunghezza, perfetta per i bambini che vogliono giocare a beach volley o a beach soccer in spiaggia senza sentirsi infastiditi dai tessuti. Ecco, allora, che ci si può mettere in cerca dei capi più adatti ai gusti e alle esigenze dei propri figli, per una collezione estiva che mantiene le promesse e si rivela sempre eccezionale.
Il recupero dati di un hard disk caduto
Una delle ragioni più frequenti per le quali un hard disk può rovinarsi e rendere inaccessibili i file che vi sono contenuti all’interno è rappresentata dagli urti conseguenti alle cadute: il recupero dati hard disk caduto è un’operazione delicata ma assolutamente possibile, che prescinde dal genere di danneggiamento meccanico con cui i dispositivi hanno a che fare. Chi fosse interessato a scoprire come recuperare i dati da un disco fisso caduto può fare riferimento a Recoveryfile.it.
Prima di scoprire come avviene recupero dati hard disk di un disco caduto è bene sapere quali sono i danni che possono derivare da una situazione del genere. La caduta di un hard disk, in teoria, può causare situazioni differenti: per esempio, la rottura del blocco testine, ma anche il danneggiamento delle superfici magnetiche. Prima di eseguire il recupero dei dati vero e proprio, bisogna lavorare sul disco per fare sì che in seguito il raid danneggiato possa essere virtualmente ricreato. Il laboratorio di Recoveryfile.it può usufruire di una clean room di proprietà nella quale procedere al recupero dati hard disk: si tratta di una camera bianca con cappe Hepa e filtri a flusso laminare in virtù dei quali è possibile purificare l’aria dell’ambiente. Perché è necessario “ripulire” l’aria? Molto semplicemente, per impedire o prevenire la contaminazione degli hard disk con particelle estranee: nel corso dell’operazione di recupero dei dati i dischi devono essere aperti, e le piccole dimensioni che li contraddistinguono fanno sì che qualsiasi particella si depositi sulle loro superfici sia in grado di danneggiarli. Non è esagerato il paragone tra una clean room e una sala operatoria di un ospedale: e, infatti, i tecnici deputati al recupero dati hard disk indossano una mascherina e dei guanti.
Chi si rivolge a Recoveryfile.it ha la certezza di poter contare sul massimo della competenza e della professionalità, che sono doti molto preziose in un contesto come questo: i tecnici chiamati a recuperare i dati che risultano in apparenza inaccessibili sono in grado di ripristinare le funzionalità dei dispositivi e dei supporti di memorizzazione, con esiti positivi nel 98% dei casi. Una percentuale di successo decisamente elevata, che presuppone una notevole soddisfazione per tutti i clienti.
Chi fosse interessato a usufruire di questo servizio può trovare, sul sito, un modulo di contatto: è sufficiente compilare il modulo relativo e aspettare di essere ricontattati nel giro di breve tempo. Basta fornire il proprio nome e il proprio indirizzo di posta elettronica, scrivendo quali sono le esigenze da soddisfare e le motivazioni che hanno indotto a contattare i tecnici. Per qualsiasi procedura di intervento, si fa ricorso unicamente ad apparecchiature professionali, grazie alle quali i dati vengono estratti in seguito alla modifica dei parametri di funzionamento dell’hard disk o sfruttando la cosiddetta emulazione. In linea di massima, nell’arco di un paio di settimane si può ritornare in possesso dei dati.
Best Store, il gestionale negozi perfetto
Chiunque abbia la responsabilità di gestire un negozio di abbigliamento o qualsiasi altro punto vendita nel settore no food è consapevole del supporto che si può ottenere grazie a un software gestionale negozi: una soluzione che permette di semplificare il lavoro di tutti gli impiegati, dal management ai commessi, e di conseguenza di aumentare la produttività, in virtù della maggiore velocità delle procedure adottate. Best Store di Autel è un esempio di tutto questo: un programma che è facile da utilizzare anche per chi non è un esperto di informatica, e che mette a disposizione un assortimento decisamente ricco di opzioni e strumenti, tale da assecondare i bisogni più diversi.
Tra le funzionalità offerte da questo gestionale negozi c’è, per esempio, l’anagrafica personalizzata: si può tenere conto sia della categoria merceologica che della profilazione dei vari tipi di punti vendita, dai pop up store ai direct shop, dagli shop & shop ai trunk show, dai duty free agli e-commerce, senza dimenticare i temporary store, gli outlet e i franchising. Inoltre, è possibile creare più profili sede per ogni area riservata, con funzionalità diverse e scalabili in funzione delle mansioni aziendali che si ricoprono: l’head office avrà accesso a sezioni diverse rispetto a quelle a cui avrà accesso il team di support retail, per esempio.
Ancora, vale la pena di menzionare il controllo dei documenti – e, quindi, dei trasferimenti, dei resi, delle vendite, degli inventari, e così via – e le funzioni di cassa, concesse a profili operatori diversi. Con Best Store di Autel dare il resto in una valuta diversa è facile immediato, così come avere più chiusure di cassa al giorno. A risentire in positivo di tutti i cambiamenti che questo software assicura non è solo chi lavora, ma anche il cliente finale, il quale viene servito più rapidamente, ottiene le risposte di cui ha bisogno nel giro di pochi secondi e può sapere se l’articolo che cerca è disponibile in modo immediato. Per altro, l’emissione di offerte promozionali, di gift card e di buoni omaggio è agevolata da una scheda del cliente finale alquanto dettagliata ed evoluta: tutte le azioni compiute dal cliente e tutti i suoi acquisti sono sempre tracciabili.
Autel Best Store è anche un utile e geniale shopping assistant: il merito è della sua interfaccia estremamente intuitiva, grazie alla quale – come si può leggere sul sito www.autel.it – i processi di vendita risultano semplificati, e i team impiegati all’interno dei negozi possono contare su un valido supporto nelle attività di cassa. Ciò si rivela estremamente vantaggioso anche per la clientela, nel senso che i tempi di risposta risultano nettamente inferiori: la disponibilità della merce, per esempio, può essere verificata in modo immediato, e lo stesso vale anche per la localizzazione dei prodotti sia nel punto vendita in cui ci si trova sia negli altri punti vendita che fanno parte della stessa catena.
I vantaggi del trust patrimoniale
Sono molti i vantaggi che si possono ricavare dal ricorso a un trust patrimoniale, uno strumento finanziario che offre una protezione importante in rapporto a eventi del futuro imprevedibili, sia di carattere patrimoniale che di carattere personale: eventi che, se si dovessero verificare, potrebbero distogliere determinati beni dalla destinazione pensata per loro. Insomma, lo scopo di un trust è quello di assicurare una protezione patrimoniale sicura, dal momento che i beni conferiti non rientrano più nella sfera giuridica del disponente ma risultano segregati nel patrimonio del soggetto chiamato a gestirli: il trustee.
Come si può scoprire su www.trustpatrimoniale.com, il sito dello studio J&M, il trust dà a un soggetto, che viene definito disponente, l’opportunità di proteggere qualsiasi tipo di bene, sia che l’abbia comprato con il proprio denaro sia che l’abbia ricevuto in eredità: può trattarsi di una collezione di opere d’arte di valore, di una certa somma di denaro, di un’auto d’epoca, di una casa al mare, e così via. Il bene o i beni in questione, dunque, per mezzo del trust vengono segregati, il che vuol dire che sono protetti sotto ogni punto di vista rispetto a eventuali avvenimenti personali: ma, soprattutto, sono protetti da eventuali creditori, sia del disponente che dei suoi figli.
Cosa bisogna sapere sul trust patrimoniale
Attenzione, però, perché c’è una conditio sine qua non perché il trust possa svolgere il proprio ruolo protettivo: il requisito preliminare e indispensabile, dal quale non si può prescindere, è che non ci siano situazioni di debito patologiche che gravino sul capo del disponente. Può essere utile, a questo punto, illustrare e descrivere un esempio concreto, per mettere in evidenza non solo le caratteristiche del trust, ma anche la sua funzione e i vantaggi che garantisce.
Si pensi, quindi, a un libero professionista che grazie al proprio lavoro è riuscito ad accumulare una somma piuttosto consistente: per prudenza e previdenza, decide di destinare alle esigenze di vita della moglie e della figlia una parte dei suoi beni, e in particolare alcune quote societarie, un paio di immobili e del denaro. In più, desidera che uno degli immobili sia fruito dai suoi discendenti ma non possa essere ceduto, a meno di situazioni specifiche da lui stesso indicate; che i redditi provenienti dai vari beni vengano tenuti da parte, in modo da essere disponibili in caso di necessità; che una parte di tali redditi sia accantonata per possibili necessità di carattere medico. Ebbene, grazie a un trust concepito ad hoc e strutturato in maniera specifica, tutti questi interessi possono essere rispettati, e le richieste del libero professionista saranno tutelate in modo certo ed efficace.
Per quel che riguarda la scelta del trustee, cioè il soggetto chiamato a gestire i beni, può trattarsi di un professionista di fiducia o, come nel caso dello studio J&M, di una società specializzata.
La storia del volantino
Il volantino conosciuto anche con il nome di flyer, rappresenta la pubblicazione a tiratura limitata di un determinato formato (formato pagina), con stampa su una o entrambe le facciate. E’ un metodo pubblicitario veloce, spesso distribuito porta a porta, che serve ad informare i consumatori di un determinato prodotto, evento, idea, progetto, oggetto. La stampa dei volantini si utilizza quando si inaugura un locale, per informare in merito ad una sagra, festa, concerto, ma viene utilizzato anche dalle agenzie, come le agenzie immobiliari, le case automobilistiche, ecc. (more…)
Come diventare paracadutista Militare della Folgore
Per poter fare domanda come paracadutista Militare della Folgore, occorre essere cittadino italiano di età compresa fra i 18 e 25 anni e possedere una forte motivazione e spirito di sacrificio. Prima ancora però bisogna fare domanda come “Parà” volontario in ferma prefissata di un anno (VFP1) presso il centro di selezione e reclutamento nazionale dell’esercito italiano della propria provincia. (more…)
C’erano una volta il Mercedes D.III e BMW IV…
Le parti meccaniche che interessano le lavorazioni sugli aeromobili, possono essere imbarcate su un aereo ad ala rotante o fissa, sui missili destinati al mercato civile o difesa, o ancora su satelliti. Gli aerei equipaggiati con i sistemi elettrici, possono essere progettati per l’aviazione civile, la tattica e la cassia, o possono essere anche aerei da addestramento.
I materiali speciali e componenti per le lavorazioni meccaniche aeronautiche quali Titanio, Inconel, XD15, Cronidur, 15.5-PH, Avional vengono lavorati in locali controllati termicamente, supportati da complessi software CAD/CAM. Nei laboratori si svolgono analisi metallurgiche, ovvero i controlli distruttivi e non distruttivi. Nell’ambito aerospaziale ed aeronautico sono stati anche implementati componenti come stabilizzatori, azionamenti, dispositivi di atterraggio, chiocciole a ricircolo di sfere, anelli per cuscinetti della turbina e rotanti assiali. In ambito industriale, si realizzano prodotti specifici di alta qualità per macchine utensili per il taglio laser.
Ma questo avviene oggi. La storia inizia quasi un secolo fa. Lo sviluppo di motori per aerei, ha seguito l’evoluzione tecnica dei motori a pistoni che sono stati impiegati nel settore automobilistico. I primi motori utilizzati in questo settore hanno avuto il vantaggio della modularità del progetto, vale a dire, i principali componenti meccanici erano intercambiabili, in questo modo è stato possibile ridurre i tempi di sviluppo. Lo sviluppo tecnico del settore venne reso ancora più importante a partire dai modelli Mercedes D.III o BMW IV che furono utilizzati sugli aerei della prima guerra mondiale. La differenza più marcata era tra motori radiali e di motori in linea. Tutti i motori radiali, aumentando la capacità di aumentare le dimensioni frontali, questo però a scapito dell’aerodinamicità di tutto il velivolo, e i motori in linea, che potrebbero contenere il disordine, migliora anche l’efficienza, utilizzando del liquido di raffreddamento.
La Seconda Guerra mondiale ha rappresentato un momento particolare per il settore: in Europa, le aziende per la produzione di motori sviluppavano entrambi i tipi, mentre negli stati Uniti, si puntava già al motore radiale, perché era considerato il più affidabile, soprattutto nel caso in cui i velivoli venissero colpiti dal fuoco nemico. Dello stesso parere era anche l’aviazione giapponese, questo perché in caso di un colpo ricevuto da uno dei cilindri, il motore non smetteva di funzionare consentendo una possibile manovra di emergenza da parte del pilota. Sempre in questo periodo sono stati messi in produzione i motori radiali a doppia stella e sono stati anche introdotte architetture complesse a V, W e H, ottenuti combinando due o più motori. Successivamente, iniziarono a dotare i modelli aeronautici di compressori, in grado di aumentare la pressione di alimentazione e di mantenerla costante durante il volo; mantenendo così la velocità dell’elica. Durante la seconda guerra mondiale le prestazioni sono state migliorate aggiungendo compressori in più fasi, impianti di raffreddamento di fluidi in pressione, turbocompressori, sistemi di iniezione.
L’omosessualità nella storia
Dal cinedo di memoria classica fino ai moderni escort gay, la storia dell’omosessualità affonda le sue radici sin dagli albori del genere umano, sebbene il termine omosessuale risalga solo alla seconda metà del secolo diciannovesimo.
Le categorie chiamate ‘omosessualità’ ed ‘eterosessualità’ riflettono una realtà universale e non imputabile a date storiche. Sono costruzioni sociali, in quanto le diverse preferenze sessuali fanno parte della natura delle persone, non sono una scoperta né un’invenzione. Le preferenze sessuali sono insite nell’animo umano e per questo fanno parte della storia sin dalla sua genesi.
Quante volte abbiamo sentito dire che gli antichi greci e romani praticavano l’omosessualità? E’ quasi un luogo comune riferirsi a personaggi storici come Giulio Cesare, Aristotele o, in tempi relativamente più recenti, Leonardo da Vinci, come uomini notoriamente gay.
Ebbene, cosa c’è di vero in queste affermazioni?
Nello specifico dei personaggi citati, la verità è raccontata nei documenti storici che rivelano, nemmeno troppo velatamente, le loro preferenze sessuali.
Ma non serve scomodare nomi altisonanti: il sesso gay tra maschi era una pratica abbastanza comune tra i nostri più lontani antenati. Per loro intrattenersi con i giovani cinedi era una forma di relax che non intaccava la mascolinità o il rapporto matrimoniale con le mogli che li aspettavano a casa. La figura del cinedo presso gli antichi definiva un giovinetto effeminato che concedeva i suoi favori sessuali ai maschi in cambio di denaro: quel che oggi definiremmo un escort gay insomma.
Lo scandalo nell’antica Roma o nell’antica Grecia non era fare sesso tra maschi, ma era nell’attribuzione dei ruoli ‘attivo’ e ‘passivo’. Era considerato disdicevole fare sesso anale da passivo, ma un uomo che sodomizzava un altro uomo mantenendo ruolo attivo dava segno di estrema virilità. Le affettuose amicizie con giovani ragazzi, non impedivano ai maschi romani o ellenici di avere una moglie e dei figli. Questo per dire che non si parlava ancora di omosessualità. Non c’era ancora distinzione od opposizione tra eterosessuali, bisessuali e omosessuali, vi erano solo diversi tipologie di atti sessuali.
Il Cristianesimo condanna l’omosessualità
Fu l’avvento del Cristianesimo a condannare pubblicamente l’omosessualità. Il passaggio dal paganesimo al cristianesimo avvenuto nel tardo impero romano trasformò il sesso gay in reato penale e sancì la nascita della figura dell’omosessuale come persona non gradita.
L’avversione alle pratiche omoerotiche arriva fino al Medioevo. Dall’intolleranza trattata alla pari dell’adulterio o dei rapporti prematrimoniali durante l’Alto Medioevo, si passa ad una forte ostilità che sfocia nella persecuzione degli omosessuali durante tutto il Basso Medioevo, trattati con la stessa ferocia riservata alle streghe, agli eretici e agli infedeli.
La situazione non cambia nemmeno durante il Rinascimento. L’arte classica romana e greca viene riscoperta e porta alla luce l’amore gay in un vero e proprio revival a base di orge omosessuali e festini tra maschi. L’influsso sull’arte di quel periodo fu senz’altro benefico, ma, d’altro canto, questo fiorire delle pratiche omoerotiche provocò una dura recrudescenza della repressione organizzata della sodomia.
Nel Rinascimento, gli incontri sessuali gay avvenivano nella privacy delle case, spesso i matrimoni erano uno schermo di protezione, così come le varie associazioni culturali che con il pretesto di creare club di interessi culturali comuni, davano libero sfogo ai sentimenti omosessuali.
Nella nostra breve storia dell’omosessualità, siamo giunti alla costituzione del Regno d’Italia, 1861. La sodomia era ormai stata cancellata come reato perseguibile, ad eccezione del Regno di Sardegna che per altri tre anni considerò l’amore tra persone dello stesso sesso un atto criminale. Dovremo aspettare fino al 1889 per vedere eliminata la sodomia come crimine penale, grazie al Codice Zanardelli, il codice penale unificato d’Italia.
Ed è così che a cavallo tra il XIX e il XX secolo, l’Italia divenne uno dei rifugi prediletti degli omosessuali cacciati da Inghilterra, Europa del nord e America. Si era creato il mito di un paese bisessuale, dove i giovinetti erano ben disposti ad accoppiarsi con eccentrici signori stranieri; fenomeno rafforzato in Italia a causa della mancanza di una regolamentazione giuridica dell’omosessualità.
Gli incontri omosessuali avvenivano in segreto, c’era un sorta di tolleranza, a patto che nulla venisse allo scoperto. Personaggi come Oscar Wilde, il magnate dell’acciaio tedesco Krupp, William Somerset Maugham e i membri dell’aristocrazia di mezza Europa solevano passare lunghe vacanze nei luoghi più pittoreschi d’Italia, in un connubio perfetto di relax, bei panorami e bei ragazzi disponibili al sesso in cambio di regali, in altre parole: escort gay.
Anche il ventennio fascista, sebbene caratterizzato da una profonda omofobia, non introdusse subito condanne esplicite all’omosessualità. Il concetto primario non era la tolleranza, ma il non riconoscerne l’esistenza. Gli italiani erano troppo maschi per indulgere in atti omosessuali! Solo la prostituzione maschile o l’abuso sessuale gay erano penalmente perseguibili.
Tuttavia, verso il 1930 si verificò uno spaventoso aumento di pressione verso gli uomini chiamati in modo spregiativo ‘finocchi’, ‘ricchioni’, ‘culi’, ‘froci’ o ‘culattoni’. Si rese necessaria una legge: nel 1931 il regio decreto 773 autorizzò misure di pulizia contro chi ridicolizzavano la pubblica morale. Curioso che nel testo di legge non si legga mai la parola ‘omosessuale’: nessun riferimento esplicito, ma di fatto fu usata per reprimere i rapporti tra maschi che si tenevano nei luoghi di incontro gay presenti in ogni città.
Il Sessantanove e i diritti Gay
Bisogna aspettare il 1969 per respirare aria di cambiamento. Nascono le prime organizzazioni omosessuali, i gay reclamano i loro diritti e su tutti spicca il nome di Mario Mieli, padre fondatore dei famosi ‘Collettivi omosessuali milanesi’. La sinistra si apre alle rivendicazioni del popolo omosessuale, nasce l’Arcigay che diventa l’associazione paladina dei diritti dei gay, ancora oggi ampiamente attiva e presente. L’omosessualità, anche se ancora oggi persistono pregiudizi e difficoltà, si sta finalmente sdoganando; non a caso siti web come Grinderboy dedicati agli incontri gay non destano più tanto scalpore.
Nel XXI secolo l’omosessualità sta vincendo tutte le sue battaglie. Sempre più lontana dai luoghi comuni e accettata senza pregiudizi dalle nuove generazioni, si sta avviando lungo la strada dell’integrazione e della pacifica convivenza civile. La guerra non è ancora vinta, ma le battaglie principali sì! Dopo bui secoli di repressione, di vite condotte all’ombra della società, oggi, finalmente, sta tornando a splendere il sole.